
Un'immagine di SCP-173-IT ripresa dal drone
Elemento #: SCP-173-IT
Classe dell'Oggetto: Euclid
Procedure Speciali di Contenimento: Tutti gli ingressi conosciuti che portano a SCP-173-IT sono stati sigillati ed è stato organizzato un servizio di pattugliamento costante per impedire a chiunque l'accesso non autorizzato all’anomalia. I soggetti che riescono ad entrare al suo interno attraverso ingressi non noti alla Fondazione e che manifestano sintomi di esposizione a SCP-3147 una volta recuperati devono essere immediatamente evacuati dalla zona e sottoposti a valutazione psicologica e medica prima che gli venga somministrato un amnesico di Classe B. La Fondazione sta attualmente cercando di determinare l'origine di SCP-173-IT per sviluppare metodi per neutralizzarne gli effetti.
Descrizione: SCP-173-IT è un'anomalia localizzata nel sottosuolo di Napoli e consiste in una vasta area sotterranea di grandezza sconosciuta che si estende sotto la città. La vera natura di SCP-3147 si manifesta quando un soggetto entra al suo interno: dopo pochi minuti il soggetto inizia a sperimentare una serie di allucinazioni visive e sensoriali e gli compaiono davanti agli occhi immagini della città di Napoli devastata da catastrofi naturali come terremoti, eruzioni vulcaniche e inondazioni, anche se queste catastrofi non si sono mai verificate nella realtà. Queste visioni sono così realistiche che i soggetti spesso credono che la fine del mondo sia in atto.
Mentre il soggetto continua ad esplorare SCP-173-IT, le sue visioni diventano sempre più intense e convincenti, spingendolo a compiere azioni disperate nel tentativo di "salvare la città”. Queste azioni possono includere tentativi di evacuazione immaginari, il combattere immaginarie forze distruttive o il cercare rifugi inesistenti. Questo comportamento può portare a situazioni pericolose, autolesionismo e persino la morte.
La Fondazione è venuta a conoscenza di SCP-173-IT dopo alcuni rapporti da parte di guide turistiche legate all’associazione Napoli Sotterranea che hanno riportato i racconti di alcuni turisti che, dopo aver visitato i luoghi del sottosuolo partenopeo, hanno riferito di avere assistito ad eventi catastrofici avvenuti nella storia napoletana ma che in realtà non erano mai accaduti.
Addendum SCP-173-IT-1
In data ██/ ██/ 20██ è stato utilizzato un drone, provvisto di impianto di registrazione audio e video, per verificare la reale grandezza di SCP-173-IT. Le immagini hanno mostrato una serie di camere e corridoi labirintici con pareti composte da quello che all’apparenza sembra essere tufo giallo napoletano, senza nessun tipo di decorazioni o iscrizioni. Dopo quaranta minuti dal suo utilizzo il drone ha manifestato un problema elettronico e ha smesso di funzionare.
Addendum SCP-173-IT-2
Test di laboratorio
Soggetto #1: D-2549, maschio, 35 anni, precedenti per violenza sessuale. Una volta estratto dall’anomalia il soggetto ha riferito di avere visto il Vesuvio eruttare e di avere cercato di avvertire la popolazione del pericolo ma invano. All’uscita da SCP-173-IT il soggetto è convinto di riportare gravi ustioni su buona parte del corpo, ustioni non rilevate da un esame medico successivo all’estrazione. Il soggetto è stato messo sotto osservazione psichiatrica per un mese e riabilitato dopo un colloquio psicologico e la somministrazione di un amnesico di Classe B.
Soggetto #2: D-3167, femmina, 28 anni, precedenti per rapina a mano armata. Una volta estratto dall’anomalia il soggetto ha riferito di essere stato testimone di un terremoto di magnitudo paragonabile a quello che ha colpito l’Irpinia nel 1980 e di avere dato una mano ai sopravvissuti per uscire dalle macerie. All’uscita da SCP-173-IT il soggetto ha riportato problemi di respirazione dovuti all’inalazione di polveri emesse dal crollo delle palazzine interessate dal fenomeno ma un esame medico radiografico non ha rivelato anomalie a livello polmonare. Il soggetto è stato messo sotto osservazione medica per due settimane e riabilitato dopo un colloquio psicologico e la somministrazione di un amnesico di Classe B.
Soggetto 3#: D-1594, maschio, 29 anni, precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso. Non è stato possibile estrarre il soggetto dall’anomalia in quanto lo stesso sembra essere “annegato” per salvare una bambina dopo che un maremoto si era abbattuto sulla costa di Napoli e aveva sommerso l’intera città sotto almeno un metro di acqua e fango. Le ultime parole conosciute dette da D-1594 sono state “Dite a mia madre che ho fatto qualcosa di buono nella vita”.